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Catilina fu personaggio discutibile. La natura e la portata delle vicende che lo videro protagonista possono però essere realmente comprese solo in una prospettiva giuridica: esse, infatti, rappresentano tuttora un prisma attraverso cui vengono riflesse le sfumature della legalità e del suo contrario, la prevaricazione, nelle pratiche politiche. La condanna che Catilina, con altri, subì non fu esito di un processo celebrato nelle forme e con le garanzie legalmente previste, ma puro esercizio di imperio da parte di un’oligarchia al potere che con essa andò consolidando prassi di eliminazione istituzionale degli elementi dissenzienti della società. Tali circostanze costituirono il primo laboratorio di elaborazione di tecniche del processo politico tuttora attuali.