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«E Mida capì che sarebbe stato quello che avrebbe chiesto a Dioniso. Perché se una simile cosa era possibile, se avesse avuto un tale potere, tutte le sue aspirazioni sarebbero state soddisfatte, e quando si fosse visto nuovamente sopraffatto dall’ansia e dall’insoddisfazione, avrebbe avuto alla sua portata, sulla punta delle dita, la capacità di tornare a soddisfarle di nuovo, ancora e ancora, fino alla fine dei suoi giorni.»

Fin da quando ereditò il trono di Frigia, la fama del re Mida non smise di diffondersi in tutta la Grecia. Il primo monarca sull’altro lato dell’Egeo ad aver fatto un’offerta al santuario di Delfi era celebre per la sua leggendaria ricchezza. Tante erano le leggende sulla sua opulenza che da quel momento entrò nell’uso l’espressione «essere più ricco di Mida». Eppure questo non gli bastava. Finché incontrò Dioniso, che gli diede modo di realizzare il suo più grande desiderio… Il mito del re Mida ci mostra le terribili conseguenze di finire schiavi dei nostri stessi desideri, così come i rischi dell’avidità e ciò che essa nasconde: l’incapacità degli esseri umani di riconoscere le vere fonti della felicità.