Descrizione prodotto
Paul Delroze ed Élisabeth d'Andeville, novelli sposi, si recano in Lorena, a due passi dal confine tedesco, al castello di Ornequin. In una delle stanze del castello Paul vede un ritratto: quello della donna che uccise suo padre sedici prima. I fantasmi della sua infanzia riappaiono e la scoperta distrugge la coppia. Viene dichiarata la Grande guerra: Paul disperato si arruola nell'esercito, mentre Élisabeth sparisce nel nulla, ostaggio dei nemici. La vicenda avrà il suo epilogo in un confronto finale in cui verranno chiariti tutti i misteri e si scioglierà l'enigma del dipinto e della morte del signor Delroze. Sarà decisivo l’aiuto di uno sconosciuto, l’ufficiale medico Arsène Lupin! Pubblicato nel 1915 e rieditato nel 1923, “La scheggia d’obice” è un romanzo patriottico di guerra e spionaggio, forse il migliore di Leblanc, nel quale le avventure si susseguono a un ritmo frenetico.
MAURICE LEBLANC nacque in Normandia, a Rouen, l’11 novembre 1864, secondogenito di un italiano, naturalizzato francese. Trasferitosi a Parigi, frequentò l’intellighenzia del tempo, ma gli autori che più ammirava furono Flaubert, di Rouen come lui, e Maupassant, che ritenne suo maestro e dal quale fu sostenuto. Nel 1905, spinto dall’amico editore Pierre Lafitte, pubblicò senza alcuna convinzione il racconto L’arresto di Arsène Lupin. Il successo immediato lo portò a continuare le avventure dello straordinario ladro gentiluomo, divenuto celeberrimo, con una incessante, felicissima produzione che durò fino al 1941, anno della sua morte. La sua casa nella località di Étretat è oggi divenuta il museo Le Clos Arsène Lupin.