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Il Movimento per i diritti civili non è un fenomeno unitario, ma una corrente composita, che produce iniziative antidiscriminatorie di natura diversa: cause legali, boicottaggi, azioni di protesta e di sensibilizzazione sul territorio. Le manifestazioni degli attivisti toccano il loro apice a metà degli anni Sessanta, ma poi non scompaiono mai definitivamente dalla scena. Anzi, nell’ultimo decennio hanno ripreso forza, diventando un elemento molto importante nella cultura e nella politica statunitense. È evidente che non si è ancora risolta la grande incoerenza di una società che ha sempre oscillato tra grandi slanci utopistici di giustizia e uguaglianza e il mancato accesso ai diritti di cittadinanza di una parte rilevante della sua popolazione.

«Oggi l’epicentro della battaglia si è spostato su questioni che coinvolgono profondamente tutti gli esseri umani: il rapporto con il proprio corpo, la necessità di ridefinire in modo nuovo le relazioni sociali e familiari, la parità di genere.»