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Attraverso ventuno profili esemplari di donne piene di talento (da Emma Bonino a Susanna Camusso, da Lea Melandri a Laura Puppato), la sociologa Anna Simone, ci fa riflettere sulla reale possibilità per le donne di riuscire a esprimere in tutti campi le loro capacità e le loro doti. A partire dalla fine degli anni Settanta le donne, fino a quel momento escluse dalla scena pubblica, sono entrate numerose nelle aziende e in politica, e hanno ottenuto incarichi di prestigio in ogni settore. Eppure, secondo l’autrice, tutto questo è stato solo un cambiamento apparente perché nella realtà dei fatti alle donne è riconosciuto un ruolo accessorio e non decisivo in una società tuttora pensata e modellata “al maschile”. Occorre pertanto che ogni settore del mondo del lavoro si organizzi per permettere alle donne di mostrare la propria autorevolezza e per riconoscere i talenti femminili come risorsa per l’economia e la politica proprio in virtù della loro “differenza”.
Anna Simone è sociologa e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Ha svolto numerose ricerche sulle migrazioni internazionali, sul lavoro domestico delle colf e delle badanti, sugli effetti paradossali delle cosiddette società del rischio e dell’insicurezza.