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Il castello in Transilvania, è un romanzo pubblicato da Jules Verne nel 1892, e cioè cinque anni prima di Dracula. Con il capolavoro di Bram Stoker condivide l’ambientazione: la Transilvania, appunto, dove nel castello del barone Rodolphe de Gortz si dice sia di casa il demonio, visto che i pochi viaggiatori che si sono avventurati fino a lì riferiscono di sinistre apparizioni, urla di donne e fatti inspiegabili. Fino al giorno in cui prende la via del maniero il giovane conte Franz de Télek. È convito che lì venga tenuta prigioniera la sua promessa sposa, Stilla, che tutti credono morta, ma che potrebbe essere stata rapita perché è una talentuosa cantante e il barone un melomane. Il lettore accompagna così de Télek in un’avventura straordinaria, in cui la prima sfida è capire a cosa si è disposti a credere. Perché ciò che è inverosimile non è detto che sia falso. E il primo a saperlo è il misterioso Orfanik, l’uomo di fiducia del barone, che con lui condivide l’esistenza al castello.